“ C'era una volta” (da
II porto sepolto) Quota
Centoquarantuno 1 agosto 1916
da II porto sepolto
Bosco Cappuccio
ha un declivio
di velluto verde
come una dolce
poltrona
Appisolarmi là
solo
in un caffè remoto
con una luce fievole
come questa
di questa luna
1. Che
rapporto puoi istituire tra il primo verso della lirica e il titolo?
2. E
fra il titolo e tutto il componimento?
3. Individua
gli ambienti che compaiono in questo testo poetico.
4. Quale
collocazione hanno nel tempo (rintracciala, riflettendo sul verbo princi
pale, sugli aggettivi e su un
avverbio rivelatori, e sul titolo) e quale rapporto con le
effettive esperienze del poeta?
5. Attraverso
quali figure retoriche avviene il passaggio da! declivio (v. 2) alla poltrona
(v. 5) ?
6. Come
si legano tra loro tali figure?
7.
Che cos'hanno dunque in comune il declivio e la poltrona nella
percezione che
ne ha il poeta? Da
quale allitterazione fonosimbolica tale percezione viene sottolineata?
8.
Appisolarmi là solo (w. 6-7): i desideri del poeta sì concentrano in
questi versi
che danno inizio
alla seconda strofa. Di quali desideri si tratta?
E in che modo sono semanticamente accentuati dalla posizione
metrica delle parole?
9.
Quali ambiguità di significato sono introdotte dall'avverbio là (v. 6)?
10. Precisa il significato dell'aggettivo remoto (v. 8).
11. Quale connotazione esso attribuisce al caffè (v. 8)? E quale
immagine contrad-
dittoria se ne ricava?
12. L'aggettivo fievole (v. 9) rappresenta
l'ultima caratterizzazione del luogo evocato
dalla memoria e segna il ritorno all'ambiente
iniziale. Il suo stesso suono rimanda
all'inizio del componimento: a quale parola
precisamente e perché?
13. Attraverso quale insolito paragone si attua il passaggio al
contesto in cui il poeta
si trova?
14. Quali effetti timbrici evidenziano la somiglianza
tra i due termini del paragone?
15. Quale funzione si può attribuire all'uso
ripetuto del dimostrativo questa (w. 10,11)?