Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(g. gaber)
Ricordo che una volta in classe ha chiesto cos'era secondo noi la libertà e la risposta è stata pressochè la stessa, ossia ricordo che si è parlato di libertà di stampa, di pensiero, di scegliere in sostanza il nostro modo di vivere senza tuttavia intralciare o procurare dolore nella vita altrui. Lì ho iniziato a pensare: anarchia può essere considerato un sinonimo di libertà? O è solo una strada alternativa alla dittatura? Quali sono i confini del libero arbitrio? Esiste davvero un fato intrascendibile che ci scruta e sovrasta i nostri pensieri, che manovra i nostri fili? Siamo convinti di poter decidere quando vivere o morire, ma forse è già stata prestabilita la data della nostra morte da un'energia, un'entità più grande di noi. Allora dov'è la libertà? Dobbiamo sottostare alle leggi divine e a quelle umane, alle leggi della natura e alle leggi morali.Ma poi riflettendo, anzi a dire il vero questi son pensieri che stanno nascendo or ora, ad ogni modo credo che la libertà non ha nulla a che vedere con le leggi, trascende la nostra vita terrena e i beni materiali.Il nostro io come corpo fisico e come mente non sarà mai libero, sarà inevitabilmente succube di qualcuno o qualcosa, influenzato in qualche modo da parole e fatti; ma possono imporci come essere, presentarci, vestirci, pensare, agire, dire, ma una cosa non può essere insegnata e di conseguenza non può essere oppressa, cancellata, modificata in alcun modo, perchè è un qualcosa che non entra in noi dall'esterno, ma al contrario la coviamo dentro di noi e poi viene manifestata ed è L'EMOZIONE. Forse può essere sciocco, lo so, ma a differenza di tutto il resto nessuno può privarti o influenzare l'emozione che può suscitarti un quadro, una poesia, una foto, una canzone, l'arcobaleno, le stelle, l'abbraccio di una mamma alla figlia... LA LIBERTA' E' RIUSCIRE A VEDERE I COLORI E I SUONI DELLA NOSTRA ANIMA SENZA SPROFONDARE NELLA FOLLIA DELLA MENTE.
RispondiEliminaCos'è secondo lei la libertà?
E' RIUSCIRE A VEDERE I COLORI E I SUONI DELLA NOSTRA ANIMA SPROFONDANDO NELLA FOLLIA DELLA MENTE.
RispondiEliminaha risposto senza rispondere, non vale; però è stata inaspettata; mi è piaciuta, davvero.
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